“L’EDICOLANTE DI CHARLIE” di Anaïs Ginori
26 Ottobre 2016
Incontri letterari

Patrick gestisce l’edicola di Saint-Germain-des-Prés. Ogni mattina i disegnatori Cabu e Woliński passano da lui a comprare i giornali prima di andare al lavoro. Succede anche il 7 gennaio 2015: i due poi si avviano verso la redazione di Charlie Hebdo. E poi l'attacco, gli spari, la fuga dei terroristi. Anaïs Ginori racconta le straordinarie coincidenze di questa tragedia che ha cambiato il volto della Francia e ce ne dà una lettura affascinante. L’edicolante di Charlie, a partire dalla cronaca di quel 7 gennaio, ci narra infatti anche la paradossale rinascita dell’”età della carta” e, mentre un giornale piange i suoi morti, la resistenza miracolosa della stampa contro la barbarie. Un’inchiesta piena di rivelazioni, riflessioni, testimonianze.
Hanno scritto in Francia di questo libro:
“Una storia incredibile che nessuno sceneggiatore avrebbe osato inventare. Anaïs Ginori è stata una delle prime giornaliste ad arrivare sul luogo dell’evento. Il suo racconto si distingue per la sobrietà, la chiarezza e la continua emozione.” (Jérôme Garcin, L'Obs)
“Un racconto soggettivo senza alcuna intenzione di spettacolarizzare i fatti. Lo stile è sobrio, talvolta commovente, ma non cede mai al pathos.” (Gaïdz Minassian, Le Monde)
“Un libro esplosivo, una storia della carta stampata bella e commovente.” (Julien Rebucci, Les Inrocks)
“Un testo forte, sconvolgente, che tiene col fiato sospeso. A metà tra un documento d’attualità e un romanzo poliziesco, L’edicolante di Charlie è la storia vera, vista dall’interno, dei sette terribili giorni che la Francia ha vissuto nel gennaio del 2015.” (Gérard Collard, La Griffe Noire)
“L’edicolante di Saint-Germain come filo rosso di un racconto sobrio e terribilmente toccante, nel quale s’intrecciano frammenti di storia personale e una vera e propria ode alla carta stampata.” (Alexandra Schwartzbrod, Libération)
“Il racconto è sobrio e soggettivo. Non ammicca ma cattura l’attenzione. L’Edicolante di Charlie è una magnifica dichiarazione d’amore alla carta stampata e a chi vi lavora.” (Cyril Petit, JDD)
“Brillante e personale.” (Patrick Cohen, France Inter).
“Un piccolo libro generoso, puntuale e ben scritto. È l’occasione per mettere in discussione la scelta della carta di fronte al flusso dell’informazione digitale e televisiva, di mettere in discussione la forza di queste prime pagine di giornale che invogliano ad acquistare un libro al quale nessuno aveva pensato e rendere omaggio al ruolo dell’edicolante.” (Sonia Devillers, France Inter)
“Anaïs Ginori rievoca questi eventi con commovente umanità e un grande gusto per la narrazione. Oltre a descrivere i fatti, tratteggia un quadro intriso di tenerezza dell’universo della carta stampata e delle edicole.” (Guillaume Goubert, La Croix)
Presentano il libro Eva Giovannnini e Carlo Bonini - Interviene l'autrice
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Appuntamento: ore 18.30 Associazione Civita- Sala Gianfranco Imperatori (V° piano)
Piazza Venezia, 11 - Roma
Prenotazioni e informazioni a promozioneculturale@civita.it