Anastatica sensibile di Daniela Di Maro
Napoli, Castel Sant'Elmo
04 Giugno 2012
A conclusione della prima edizione del concorso giovani artisti 2011 “Un’opera per il Castello” , presentata lo scorso giugno con il titolo "
Questo lo saprei fare anch'io. Il contemporaneo ricerca il suo pubblico", nella mostra sono illustrati, insieme all’opera della vincitrice Daniela Di Maro, anche i progetti dei dieci artisti finalisti selezionati dalla giuria.
Alessio Ballerini\Pietro Riparbelli,
Castle Sound - Giulia Beretta\Francesca Borrelli\Silvia Lacatena ,
Altalene - Fabrizio Cotognini,
Migrazione\Immigrazione - Giulio Delvè,
Cambiamento di paradigma - Francesco Fossati,
Follow me, without exception(Menzione speciale della giuria) - Michele Giangrande,
Arca - Domenico Antonio Mancini,
30 22 8070 - Mariagrazia Pontorno,
I guardiani del castello - Antonella Raio,
The Bridge - Cristiano Tassinari,
“26 letters”.
La giuria ha premiato il progetto di Daniela Di Maro,
Anastatica sensibile, apprezzandone, in particolare, il contenuto poetico e visivo, in sintonia con il tema indicato nel bando che intendeva innanzitutto “suggerire alle giovani generazioni di artisti una riflessione sui molteplici aspetti del linguaggio artistico contemporaneo e del rapporto con il pubblico”. Il progetto, inedito e commisurato alla specificità del luogo (come da bando), ha suscitato interesse nella giuria che ne ha apprezzato le qualità estetiche e la capacità di declinarle mediante un rapporto di interazione tra organico e inorganico, tra natura e tecnologia, riuscendo “a coinvolgere e suggestionare emotivamente e intellettualmente” il pubblico. In particolare il progetto propone un significativo slittamento di senso del ruolo del pubblico, che da fruitore generico diventa consapevole e avvertito artefice della sopravvivenza dell’opera stessa. La responsabilizzazione del pubblico consiste nel legame imprescindibile che viene istituito tra questi e l’opera, perché solo attraverso le sue azioni, che dovranno essere misurate ma necessarie, sarà garantita non solo la riconoscibilità del lavoro, nella duplice accezione artistica ed estetica e , quindi, il suo funzionamento come manufatto, ma anche la sua trasmissione, cura e conservazione nel tempo, affinché l’opera non deperisca. In tal modo il progetto premiato istituisce “un legame tra pratica artistica e fenomenologia del quotidiano”, offerto come spunto di riflessione teorica dal bando.
Il progetto, della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli, è stato reso possibile grazie alla collaborazione e il sostegno del Servizio Architettura e Arte contemporanee della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee, nell’ambito del Piano Arte Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati all’ AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani. Il concorso 2011 si è avvalso del contributo di Peugeot Automobili Italia. Supporto tecnico- organizzativo di Civita Servizi.
Il catalogo della mostra è edito da Arte’m, a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli.
Il sito del concorso è: www.polonapoli-projects.beniculturali.it ed è realizzato da Gabriella Pennasilico.
Il video della mostra è di Guido Acampa per Pejskitchen.
Per informazioni: www.polomusealenapoli.beniculturali.it - facebook.com/castelsantelmo; facebook.com/pages/UnOpera-per-il-Castello