Con "Map Games" si inaugura il nuovo CAOS di Terni

CAOS, il “Centro per le Arti Opificio Siri” nella città di Terni, sarà un luogo unico nel suo genere in Italia. Uno spazio di 6000 metri quadri, nato dalla riconversione dell'antica fabbrica chimica ex siri, che ospiterà esposizioni temporanee nazionali ed internazionali, laboratori creativi, il Museo d’arte Moderna e Contemporanea A. De Felice, il museo archeologico cittadino, un teatro da 300 posti ed un cafè bookshop di nuova generazione. In un clima di convivialità, sperimentazione e innovazione come ne preannuncia lo stesso nome. Il panorama dell'arte e della cultura italiana si arricchisce in questo modo di un nuovissimo spazio, che sta affrontando un importante processo di sviluppo urbano basato sulla cultura e sull’innovazione, CAOS verrà inaugurato il prossimo 28 marzo con l’esposizione
Map Games: Dynamics of Change che avvia un percorso di ricerca intorno ai temi della contemporaneità nell’arte e nell’architettura a partire da una riflessione sulle dinamiche di cambiamento delle città. Terni sarà la seconda città europea e la terza nel mondo, dopo Birmingham (Regno Unito) e Beijing (Cina), ad ospitare la mostra che nasce da una collaborazione creativa e curatoriale tra il curatore indipendente Feng Boyi, Monica Piccioni e Rosario Scarpato (cofondatori dello spazio artistico offiCina Beijing) e l’artista Varvara Shavrova. offiCina è un progetto italiano di pratica curatoriale che si focalizza sull'arte contemporanea cinese e internazionale ed anche uno spazio espositivo con sede all'interno della Factory 798 di Pechino.
Map Games beneficia del patrocinio di sei Ambasciate internazionali in Cina (tedesca, irlandese, italiana, russa, olandese e inglese) e ha ricevuto sostegno dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, dal Goethe Institute, dal British Council e dall'Emperor Hotel.
La città simbolo della mostra Map Games è Pechino il cui volto, da quando ha concorso e vinto per l'ospitalità della 29esima Olimpiade imponendosi all'attenzione internazionale, è cambiato drammaticamente. Così Pechino, la città del 3°millennio, è divenuta un'entità elusiva, entusiasmante e critica allo stesso tempo.
Ventiquattro artisti ed architetti cinesi ed internazionali esplorano le dinamiche di questi cambiamenti e grazie ad interpretazioni multidimensionali ridisegnano la geografia di Pechino passata, presente e futura.
L'esposizione è una delle poche presentate in Italia che mette insieme opere di artisti ed architetti sia internazionali che cinesi. Molte di queste sono state commissionate per l'occasione con l'intento di esplorare il ruolo della Mappa all'interno di una metropoli che si espande e cambia rapidamente come Pechino.
Nello spazio espositivo, tutti i frammenti della vasta metropoli che sono emersi dalle menti dei giocatori di questo gioco, si riuniscono in un unicum dinamico.
Non vedremo solo continuità e rottura, riflessione sui temi culturali, sulla storia e sul presente, ma getteremo anche uno sguardo verso un futuro immaginabile.
Con questa prima esposizione il CAOS avvia la propria attività con le caratteristiche di un centro di esposizione e produzione artistica nella migliore tradizione europea e si impone come Polo della contemporaneità nella regione Umbria.