La Galleria del Costume di Palazzo Pitti compie 30 anni

La Galleria del Costume di Palazzo Pitti è un museo dello Stato ed è l’unico museo nazionale di storia della moda e del costume in Italia, parte integrante della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze.
Il prossimo 9 dicembre si festeggeranno i 30 anni di vita della Galleria, presentando in Sala Bianca di Palazzo Pitti i doni pervenuti per l’occasione da parte di prestigiose aziende come la Enrico Coveri Maison, istituti di credito come la Banca di Cambiano, e privati come Andrea Ferretti, Fabiola Forchir, Gianfranco Grimaldi, Cristina Grossi Zanuccoli e Cecilia Matteucci Lavarini. L’allestimento e la promozione dell’evento sono stati affidati a Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group.
Situata nella Palazzina della Meridiana annessa a Palazzo Pitti, la Galleria fu fondata nel 1983 da Kirsten Aschengreen Piacenti partendo da un piccolo nucleo di abiti storici di proprietà dello Stato. La sua storia è stata segnata fino ad oggi da acquisti dello Stato e da un succedersi intenso di donazioni di privati, come quella del sarto teatrale Umberto Tirelli costituita da circa 300 capi storici di abbigliamento e 90 costumi di scena o quella di Gianfranco Ferrè di circa 90 capi. A succedersi nel corso dei 30 anni nella direzione della Galleria: Kirsten Aschengreen Piacenti, Carlo Sisi e Caterina Chiarelli attualmente ancora in carica.
La Galleria include un laboratorio di restauro, dove abiti e accessori vengono sottoposti ad una verifica del loro stato di conservazione e a complessi interventi di restauro, come nel caso degli abiti funebri di Cosimo I de’ Medici, della moglie Eleonora di Toledo e del figlio Don Garzia, ora esposti stabilmente.
Dedicato alla storia della moda dal ‘700 ad oggi, è un museo atipico e dinamico in quanto ogni due, tre anni, per ragioni di conservazione degli abiti stessi, ne viene cambiato l’intero allestimento all’interno delle vetrine e gli abiti sono sostituiti da altri estratti dal deposito. Queste “selezioni” biennali seguivano inizialmente un ordine cronologico didattico, mentre da alcuni anni sono caratterizzate da un allestimento a tema; le ultime due, Moda fra analogie e dissonanze e l’attuale Donne Protagoniste, sono incentrate sul Novecento, mentre sempre più frequente è l’apertura verso la contemporaneità.
La Galleria, dotata di una biblioteca specialistica e di un archivio cartaceo e digitale, ha istituito nel tempo rapporti di collaborazione e scambi culturali con altre istituzioni sia italiane che internazionali.