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AI, creativi e cultura: rischi o opportunità?
Simonetta Giordani, Segretario Generale di Associazione Civita, è intervenuta lo scorso 13 settembre in occasione di DigithON, una importante maratona digitale svoltasi in Puglia (Bisceglie) e che offre opportunità per i nuovi imprenditori digitali. 100 startup vengono, infatti, selezionate per presentare i loro progetti davanti a un’audience esclusiva di investitori, multinazionali e istituzioni finanziarie.
L’ascesa dell’Intelligenza Artificiale Generativa nella creazione di contenuti culturali e artistici costituisce una delle sfide più rilevanti e controverse del nostro tempo, come ha ricordato Simonetta Giordani, presentando le evidenze del XV Rapporto Civita “Next Gen AI”. AI e creatività umana dovranno necessariamente dialogare e interagire, ha sottolineato il Segretario Generale, alla ricerca di un equilibrio che sia il più possibile virtuoso e sostenibile, contribuendo a fertilizzare il terreno per far germogliare un’ibridazione feconda tra professioni umanistiche e tecnologiche.
Il XV Rapporto Civita, presentato a Roma lo scorso 5 dicembre, analizza le implicazioni positive e negative associate alla rapida diffusione dell’AI in quei settori: dalle sconfinate potenzialità in termini di efficientamento gestionale, alla creazione di servizi personalizzati e di supporto all’inclusività, sino ai rischi per la tenuta di alcune professioni creative e per la tutela del diritto d’autore dall’utilizzo improprio di contenuti autoriali per l’allenamento dei sistemi di AI. Il lavoro di ricerca, condotto in collaborazione con SIAE, è frutto di una riflessione multidisciplinare che si propone, quindi, di far luce sulle implicazioni che questa tecnologia comporta non solo per gli utenti ma anche per i professionisti del settore, bilanciando una lettura che ne esplora potenzialità e rischi, con lo sguardo rivolto alle innumerevoli sinergie che possono nascere dall’incontro tra cultura e innovazione.