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Cantare con le mani è possibile

Un momento emozionante e fortemente suggestivo, quello vissuto dai nostri Associati e dai numerosi ospiti intervenuti lo scorso 6 dicembre a Roma, presso la splendida cornice di Palazzo Poli, in occasione di un concerto molto speciale. Ad esibirsi, al termine della riunione prevista per il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Civita, sono stati i ragazzi non udenti del Coro delle Mani Bianche che, accompagnati dalle voci del Coro in Maschera, hanno dato vita ad una coreografia gestuale ispirata alla lingua dei segni. Diretto da Mimma Infantino, Presidente dell’Associazione Mani Bianche Roma, affiancata da Nadia Boccale, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, e dai direttori di coro e musicisti Maria Grazia Bellia e Tullio Visioli, il coro si è esibito facendo “cantare le mani”, attraverso gesti ampi e minuziosi, dimostrando così il ruolo educativo della musica come strumento di crescita psico-affettivo e di integrazione sociale volto al superamento di ogni diversità.
Il coro si ispira al famoso sistema fondato in Venezuela dal maestro José Antonio Abreu, che da quarant’anni promuove l’emancipazione dei ragazzi di strada dalla criminalità, dalla droga e dalla dispersione scolastica attraverso la musica. Il primo coro “Manos blancas” nasce in Venezuela nel 1999 grazie a Naibeth Garcia e riunisce bambini con deficit uditivi, visivi, cognitivi, motori e autistici. Ciascuno canta utilizzando il mezzo espressivo che preferisce: chi può usa la voce, gli altri si esprimono facendo cantare le mani che indossano dei guanti bianchi e che si muovono nell’aria dipingendo emozioni grazie alle molteplici possibilità offerte dalla lingua dei segni. Da allora l’esperienza è stata imitata in diversi Paesi del mondo, adattata e arricchita; in Italia il primo coro di questo tipo si è formato a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, ed in seguito, a Roma grazie a Giovanna Marini instancabile ricercatrice e divulgatrice musicale. Il coro Mani Bianche Roma è anche molto di più: un progetto innovativo e sperimentale per offrire educazione musicale, integrazione e inclusione sociale a bambini e adolescenti che vivono nella periferia romana, nel quartiere Bastogi, in cui un’equipe di musicisti ed esperti clinici della disabilità e sordità garantisce un laboratorio musicale integrato fra ragazzi udenti e sordi nel pieno rispetto delle proprie capacità.In questa particolare occasione, l’esibizione del Coro delle Mani Bianche insieme con il Coro in Maschera – diretto da Marta Zanazzi – ha voluto dimostrare che la musica può essere resa “visibile”, stimolando lo sviluppo della creatività e l’integrazione interpersonale. Un’emozione unica, vissuta da tutti i presenti che hanno assistito allo svolazzare leggero delle mani inguantate di bianco dei ragazzi tra l’esplosiva vitalità dei coristi e delle canzoni che hanno accompagnato i loro gesti.