25 marzo 2020: il primo Dantedì

La prima giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il Dantedì, è stata celebrata il 25 marzo, giorno di inizio del suo viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, in vista del 700º anniversario della morte nel 2021. Istituita dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, l’iniziativa ha raccolto fin da subito l’adesione di intellettuali e studiosi e di prestigiose istituzioni culturali, dall’Accademia della Crusca, alla Società Dantesca, alla Società Dante Alighieri, all’Associazione degli Italianisti alla Società italiana per lo studio del pensiero medievale, nella ferma volontà di rendere omaggio al sommo Poeta, simbolo della cultura e della lingua italiana.
Una prima edizione tutta digitale, nel rispetto dei decreti imposti per far fronte all’emergenza Coviod-19, in cui, ancora una volta, i social network, tanto utilizzati in queste settimane  dal mondo della cultura per continuare a  produrre contenuti e a condividerli con il proprio pubblico, ricoprono un ruolo di primo piano.
L’invito è stato quello di riscoprire Dante e leggere le sue opere; a tal proposito il Mibact e il Miur, insieme a scuole, musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi e luoghi della cultura, per tutta la giornata propongono sui propri canali social immagini, video, opere d’arte, rare edizioni della Divina Commedia, letture in streaming e performance, con l’utilizzo degli hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante. Un modo, dunque, per raccontare quanto la sua figura, nel corso dei secoli, abbia segnato profondamente l’identità culturale ed artistica del nostro Paese. Il ricordo unanime, anche attraverso la rete, acquisisce oggi particolare significato; in un momento così critico per l’Italia, tale celebrazione rappresenta un nuovo invito all’unione nazionale, alla condivisione, a quei valori di base di collettività e comunità che la nostra Associazione considera pilastri fondamentali per la ripresa e così fortemente espressi dal sommo Poeta nei suoi versi dal fascino senza tempo.