L’Avviso Pubblico del MiC per il rilancio dei borghi

Grandi opportunità e tanti elementi di novità nel Bando Borghi del MiC che affida alla cultura un ruolo innovativo di collante rispetto alle altre filiere e agli attori pubblici e privati, con un’attenzione particolare alla valorizzazione delle imprese culturali e creative e al sostegno del rapporto pubblico-privato.
Si tratta, nello specifico, dell’Avviso Pubblico pubblicato dal MIC a fine dicembre 2021 e finalizzato alla presentazione di Proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici da finanziare nell’ambito del PNRR (Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3); Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU).
L’Avviso rappresenta un’occasione unica per il rilancio dei tanti piccoli borghi e delle bellezze artistiche diffuse nei luoghi meno conosciuti del Paese e ancor di più per trasformare un patrimonio disperso in un patrimonio diffuso. I suoi principali obiettivi sono rigenerare i territori in senso comunitario, e non in termini di recupero del patrimonio, e sostenerne l’occupazione: questa volta, quindi, per valorizzare il patrimonio culturale diffuso l’attenzione si incentra sul contenuto più che sul contenitore.
Nell’ambito degli investimenti del PNRR, l’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi prevede un finanziamento complessivo pari a 1.020 milioni di euro. L’Investimento, le cui risorse (40% destinate alle otto Regioni del Mezzogiorno) saranno ripartite tra Regioni e Province, è suddiviso in due linee d’intervento: la Linea A dedicata a progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro; la Linea B dedicata a progetti locali per la rigenerazione culturale e sociale con una dotazione finanziaria complessiva di 580 milioni di euro, di cui 380 milioni di euro dedicati alla realizzazione di progetti in almeno 229 borghi storici, e 200 milioni dedicati, con successiva procedura ,al sostegno, a gestione centralizzata di responsabilità del MiC, delle imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzate nei medesimi comuni oggetto dei progetti di rigenerazione culturale e sociale.
L’Investimento, infine, vede un importo pari a 20 milioni di euro destinati all’intervento “Turismo delle radici” il cui soggetto attuatore è il Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale.
Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno dare nuova linfa al tessuto socio-economico di quei luoghi attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici, la rigenerazione del patrimonio storico-architettonico insieme all’attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali che creino ricadute occupazionali sul territorio. Destinatari dell’Avviso sono i piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico chiaramente identificabile e riconoscibile (o, nel caso di comuni dimensionalmente molto piccoli, si configurino essi stessi come un borgo storico). Le aggregazioni di comuni possono riguardare comuni limitrofi o comuni ricadenti nella medesima regione che condividono medesimi tematismi. Nel caso di aggregazioni di più comuni fino ad un massimo di tre, in ogni comune dovrà essere presente un borgo storico.
La domanda dovrà essere presentata entro il 15 marzo 2022.
Il Bando e tutte le relative informazioni sono pubblicate nel sito web del MiC (cultura.gov.it/borghi).