Dalle Imprese

Una raccolta fondi contro la violenza di genere

FS Italiane quest’anno ha scelto di destinare la sua raccolta fondi a Differenza Donna, associazione che da più di 30 anni è impegnata a prevenire, far emergere, contrastare e superare la violenza di genere. Dal 1989 ha sostenuto 35.000 donne e 60.000 bambini attraverso i suoi centri anti-violenza e le case rifugio. Dal luglio 2020 gestisce anche il numero di pubblica utilità 1522 a cui rivolgersi in caso di violenza o stalking.

COME DONARE
Le donazioni, effettuabili fino al 30 giugno online sulla pagina differenzadonna.org/campagnafs/ e attraverso le biglietterie self service Trenitalia in stazione, serviranno a finanziare due case nel quartiere Prati di Roma, sequestrate alla criminalità e assegnate a Differenza Donna all’inizio del 2020.

A COSA SERVIRANNO I FONDI
Il primo spazio a cui andranno i proventi è un centro di primo contatto che lavora sull’emersione della violenza. Un porto franco dove avere informazioni e supporto: 100 donne hanno ottenuto sostegno e consulenza legale, 200 hanno ricevuto assistenza telefonica per conoscere gli strumenti e le strade percorribili per uscire dalla violenza, 30 hanno intrapreso un percorso di formazione e orientamento al lavoro. «Essere maltrattate significa subire il potere di qualcuno sulla propria vita. Non si ha più la libertà di scegliere, pensare, agire. I centri anti-violenza e i luoghi di Differenza Donna scardinano questo disequilibrio perché restituiscono alle donne una visione realistica di ciò che possono fare», afferma Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna.
Il secondo luogo che finanzierà la Raccolta è una casa per l’accoglienza di madri, bambini e adolescenti vittime di violenza assistita e orfani di femminicidio. Da marzo a oggi la struttura ha ospitato sei madri con i figli. Le conseguenze della violenza assistita minano i piccoli sotto il profilo fisico, cognitivo, comportamentale e relazionale. Per questo si organizzano attività di elaborazione e riparazione attraverso la psicoterapia, la ludopedagogia, la socializzazione e lo sport. «Ricorriamo molto ai laboratori: pittura, lavorazione della ceramica, creazione di oggetti», spiega Brunella, socia attivista di Differenza Donna impegnata nei progetti con i minori. «Durante questi momenti i bimbi hanno la possibilità di esprimere il proprio disagio, in un ambiente protetto, familiare e non giudicante», continua Brunella.
«Siamo contente del sostegno di FS Italiane perché, oltre a potenziare i nostri strumenti, possiamo ampliare l’impatto sulla società», commenta Ercoli, che sottolinea l’opportunità di «farsi conoscere dalle donne che hanno bisogno, ma anche allargare la platea a cui rivolgere il nostro messaggio. Abbiamo capito che c’è uno stretto legame tra le storie individuali e il contesto esterno. Le vite nelle quali si recupera l’autonomia e l’autodeterminazione sono potenti. Perché ogni donna che vince la violenza, cambia il mondo».