La nostra storia
Il nome Civita trae origine dalla parola latina "civitas" che indica la città intesa come luogo di appartenenza e convivenza civile. Un'idea significativa che da sempre ispira Civita, nata nel 1987 per far fronte al degrado di Civita di Bagnoregio, antico borgo dell'Alto Lazio.
Oggi Civita è costituita da due diverse realtà, ognuna delle quali possiede una propria specializzazione e funzionalità operativa: l’Associazione Civita e Civita Cultura Holding. Due anime, un progetto. Una realtà duplice che si riconosce in una stessa visione e vive in due diverse mission dal valore comune: avvicinare all’Arte una platea sempre più ampia.
Gli importanti risultati conseguiti in questi anni da Civita le consentono oggi di interpretare un ruolo da protagonista nel settore dei beni culturali.
1987
Nel 1987, a Civita di Bagnoregio, ha luogo l’avventuroso incontro tra Gianfranco Imperatori, Roberto Mostacci, Paolo Portoghesi ed Erino Pompei, Sindaco di Bagnoregio, da cui nasce l’idea di Civita.
1988
Il 15 novembre 1988 diventa realtà l’Associazione Progetto Civita, fondata sull'intuizione di Gianfranco Imperatori, Segretario Generale dell’Associazione, di coniugare la tutela e la valorizzazione dei beni culturali a un nuovo “modello di sviluppo” economico e sociale, riuscendo a coinvolgere in questa sfida molte imprese.
Viene presentato “L’ambiente, la memoria e il progetto” curato da Franco Lattanzi e Sandro Polci, contenente la proposta per il recupero di Civita di Bagnoregio e il futuro dei Beni Culturali.
1990
Nel 1990 nasce il Consorzio Civita e parte il progetto di recupero. Civita di Bagnoregio diventa il prototipo di nuovi fermenti.
1991
Progetto Civita si trasforma in Associazione Civita, un organismo nazionale per la valorizzazione dei beni culturali. Si sperimentano con “Notturno Etrusco” le prime collaborazioni tra istituzioni e privati. Villa Giulia apre la sera a visita guidate e concerti.
1992
Nel 1992 avvia l'indagine sulla struttura del museo in Italia e nel mondo.
1993
Nel 1993 Civita inaugura la nuova sede di piazza Venezia.
L’Associazione pubblica, in contemporanea della Legge Ronchey, il primo Rapporto Civita "L’immagine e la memoria" e promuove il confronto tra pubblico e privato.
Con il sostegno di ENEL, viene realizzato il Punto informativo della Valle dei Calanchi.
Carlo d’Inghilterra visita Civita di Bagnoregio.
Con i nuovi impianti d’illuminazione risplendono i Fori Imperiali. “Notturno Imperiale” è un grande successo di pubblico.
1994
Nel 1994 l’Associazione organizza il primo ciclo di appuntamenti “Cultura&Impresa”, per stimolare il dibattito tra pubblico e privato, e presenta il secondo Rapporto Civita sull’analisi dei centri storici minori e la loro valorizzazione.
1995
Nel 1995 la prima edizione di “Domenica ai Fori”, con la chiusura al traffico di via dei Fori Imperiali e la sua animazione per grandi e piccoli.
1996
Il terzo Rapporto Civita “I formati della memoria. Beni culturali e nuove tecnologie alle soglie del terzo millennio” sulle nuove tecnologie vede la luce tra il 1996 e il1997
1997
Nel 1997 Pubblicità Progresso approva la campagna promossa da Civita sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico italiano. Con la Centrale Montemartini si avvia la prima esperienza nella gestione dei servizi museali.
1998
Nel 1998 Acea, Costa e Civita costituiscono Zètema.
1999
Nel 1999 nasce anche Civita Servizi.
Tra le mostre, il primo successo è con “Homo Faber”, inaugurata a Napoli nel 1999.
Esce il quarto Rapporto Civita “La storia al futuro. Beni culturali, specializzazione del territorio e nuova occupazione”. Civita in A.T.I. con altre imprese vince le gare per la gestione dei servizi aggiuntivi a Brera e al Cenacolo Vinciano, Ostia Antica, Villa Adriana, Sistema Museale Napoletano.
2000
Nel 2000 Zètema si aggiudica la gestione dei servizi ai Musei Capitolini. La più importante esperienza di global service nei musei italiani. Insieme al Consorzio viene presentata la ricerca sui Distretti culturali: un nuovo modello di sviluppo che considera il patrimonio culturale come “capitale”.
2001
Nel 2001 l’Associazione Civita presenta il quinto Rapporto Civita “Museo contro Museo. Le strategie, gli strumenti, i risultati” sull’applicazione della Legge Ronchey. Civita porta Topolino nei musei per avvicinare i bambini all’arte. Nasce Ducato Civita, un fondo etico di investimento a favore del patrimonio artistico italiano.
2002
Nel 2002 Civita apre la prima sede locale a Milano, dopo l’apertura di quella di Napoli.
2003
Il 26 marzo 2003 il Presidente Ciampi riceve Civita al Quirinale.
2004
Nel 2004 esce il sesto Rapporto “Cultura in gioco. Le nuove frontiere di musei, didattica e industria culturale nell’era dell’interattività”.
2005
Nel 2005 Civita Servizi acquisisce “Ingegneria della Cultura”, ampliando così la sua presenza nei musei.
2006
Inizia l’impegno di Civita nella valorizzazione degli itinerari storici, ed in particolare della Via Francigena, con un progetto dedicato al percorso in Toscana e Lazio.
A gennaio la rivista “Civitas” si trasforma ed esce in edicola, allegato al “Giornale dell’Arte”, il primo numero de “Il Giornale di Civita”. Alla vigilia delle elezioni del 9 aprile 2006, l’Associazione Civita, il FAI e il WWF rivolgono un appello al Presidente del Consiglio del futuro governo italiano.
Civita è presente in oltre 40 musei e dal 2002 a oggi ha organizzato più di 150 mostre.
2007
Viene pubblicato "La formazione vale un patrimonio. Beni culturali, saperi e occupazione", settimo Rapporto Civita.
Nasce Civita Sicilia da un progetto imprenditoriale di Civita, dalla Fondazione Sicilia e dal Banco di Sicilia - Gruppo Unicredit.
A novembre Civita celebra a Civita di Bagnoregio il Ventennale della sua nascita, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e presenta il volume "Recuperare il passato per progettare il futuro. Civita 1987-2007".
2008
L’Associazione Civita promuove gli itinerari storici nel Sud Italia attraverso l’iniziativa “Roma-Gerusalemme. Lungo le Vie Francigene del Sud”.
Ad aprile Civita Servizi acquisisce una partecipazione della società Gebart. Ingegneria per la Cultura cambia denominazione in “Civita Tre Venezie”, per sottolineare il legame strategico con il Triveneto.
A novembre l’Associazione presenta l’ottavo Rapporto Civita “Galassia Web. La Cultura nella Rete”, dedicato al tema tecnologia e Cultura.
2009
Ad aprile 2009 viene a mancare il fondatore di Civita, Gianfranco Imperatori, Segretario Generale dell’Associazione e Presidente di Civita Servizi.
A giugno si conclude l’acquisizione da parte di Civita della maggioranza del capitale di Opera Laboratori Fiorentini, radicandosi anche sul territorio toscano.
2010
Nel 2010 Civita collabora all’organizzazione del primo Summit “Arte e Cultura” de Il Sole 24Ore presentando i risultati della ricerca "Il Valore della Cultura", promossa nell’ambito delle attività delle imprese associate a Civita nel campo della cultura e dell’arte.
Si conclude l’acquisizione di Civita Musea da parte di Civita Servizi.
2011
Dal 2011 Civita Servizi gestisce i servizi museali delle Gallerie d’Italia - Piazza Scala di Milano, frutto di una partnership fra Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo.
Esce il nono Rapporto Civita "Citymorphosis. Politiche culturali per città che cambiano" su politiche culturali e sviluppo urbano.
2012
A novembre l’Associazione presenta il primo volume della collana “L'arte di produrre Arte", volto ad indagare ruolo e dinamiche dell’Industria Culturale e Creativa. A compimento dei 25 anni dalla data della sua costituzione, Civita festeggia con un grande evento al MAXXI-Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma.
2013
Il 23 aprile viene a mancare Antonio Maccanico, Presidente dell’Associazione Civita.
Dal 22 maggio la denominazione di Civita Servizi srl varia in Civita Cultura srl.
2014
Viene presentato il secondo volume della collana "L'arte di produrre Arte" focalizzato sul settore del design.
Civita Cultura entra a far parte di IEN (Italian Entertainment Network), la nuova holding dell’intrattenimento globale che comprende anche il Gruppo Filmmaster e Cine District Entertainment, un progetto industriale che mette a sistema una combinazione unica di competenze nel mondo della comunicazione, dell’intrattenimento e della cultura.
2015
L’Associazione Civita sostiene con forza l’appello promosso dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per salvare Civita di Bagnoregio.
Con la “Bisaccia del pellegrino” l’Associazione Civita lancia un’iniziativa per valorizzare i prodotti tipici della Via Francigena.
2016
Esce il decimo Rapporto Civita “#Socialmuseums” dedicato al rapporto tra social media e istituzioni culturali.
A settembre vengono presentati il nuovo portale e la versione online de Il Giornale di Civita, nuovi strumenti di comunicazione di Civita per aprirsi ad un pubblico sempre più vasto.
2017
Viene presentata la pubblicazione “Il Soft Power dell’Italia” a cura di G. Da Empoli, dedicata al potere di seduzione che uno Stato esercita tramite comunicazione, immagine e cultura.
Esce il terzo volume della collana “L'arte di produrre Arte” dedicato alla competitività e all’innovazione nella Cultura e nel Turismo.
Vengono presentate le linee guida “Dalla CSR alla “Corporate Cultural Responsibility”: come valorizzare gli interventi delle imprese in cultura”, frutto del lavoro del Comitato “Arte&Impresa: corporate cultural responsibility”, con l’obiettivo di fornire indicazioni per l’inclusione della “responsabilità culturale” nelle strategie di sostenibilità.
2018
Civita compie 30 anni. Trent’anni di attività realizzate nella convinzione che il patrimonio culturale del nostro Paese sia la grande “risorsa capitale” da tutelare e valorizzare, come motore di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale.
L’Associazione Civita, con undici imprese associate, realizza il progetto “WeACT³- Agire insieme. La Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio” per valorizzare le Gallerie Nazionali Barberini Corsini attraverso soluzioni tecnologiche innovative.
Il futuro è tutto da scrivere