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La Cultura come veicolo di pace: il Presidente Mattarella al XV Simposio COTEC Europa

La cultura è “un motore di crescita, di ricerca, di sviluppo”, “è un capitale sul quale si innesta il nostro essere comunità. È un capitale che permette di illuminare il nostro percorso, di esserne consapevoli. E che permette di ancorare saldamente le nostre identità”. È quanto ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo ieri, 4 maggio, a Braga, in Portogallo, al XV Simposio COTEC Europa “Culture meets innovation”.
Le riflessioni emerse durante l’incontro non hanno potuto prescindere da quanto sta accadendo in Ucraina, eventi rispetto ai quali “…appare più che mai necessario avere il coraggio di guardare al futuro, di immaginare come la cultura possa costituire un veicolo di pace”, ha dichiarato il nostro Presidente.
L’Associazione Civita condivide appieno le parole del Presidente Mattarella e dedica l’ultimo numero de “Il Giornale di Civita” al tema della Cultura come strumento di pace (INSERIRE LINK AL GIORNALE), con interessanti articoli e interviste a firma di Mounir Bouchenaki, Esperto UNESCO, già Direttore Generale ICCROM e Consigliere Speciale Onorario per la Cultura del Direttore Generale UNESCO, Webber Ndoro, Direttore Generale ICCROM, Federica Olivares, Director International Program and Master in Public and Cultural Diplomacy – Università Cattolica del Sacro Cuore, Claudio Margottini, già Addetto Scientifico presso l’Ambasciata d’Italia in Egitto e Cattedra UNESCO per la Prevenzione e Gestione Sostenibile dei Rischi Geo-Idrologici, Università di Firenze.
Siamo convinti che la cultura e il patrimonio culturale legati alla nostra identità siano componenti fondamentali della pace e che la pace porti sempre al progresso, mentre la guerra provoca sempre distruzione e l’eliminazione dell’altro e della sua cultura. Come d’altra parte recita la costituzione dell’UNESCO: “Mentre la guerra inizia nella mente di uomini e donne, è nella mente di uomini e donne che deve essere costruita la difesa della pace”.

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