Campiello Giovani 2025: la scrittura come strumento di crescita

Si è appena conclusa la 30^ edizione del Concorso Campiello Giovani 2025, un premio letterario promosso e organizzato dalla Fondazione il Campiello –Confindustria Veneto rivolto a giovani di età compresa fra i 15 e i 21 anni per la scrittura di un racconto a tema libero in lingua italiana. Il riconoscimento è andato a Giacomo Bonato (17 anni) con il racconto “Verso Oriente” che ricostruisce, con ritmo e competenza storica, la vita mercantile di Venezia all’epoca della battaglia di Lepanto.

L’Associazione Civita ha ormai da diversi anni avviato una stretta sinergia con la Fondazione, ospitando anche quest’anno, nella propria sede e per il quarto anno consecutivo, l’evento di presentazione dei finalisti del Premio Campiello, oggi alla sua 63^ edizione: un evento che da decenni illumina il firmamento della narrativa italiana contemporanea e rappresenta un faro di cultura e di bellezza, un tributo alla parola scritta, alla creatività e alla passione che animano gli scrittori del nostro tempo.

Così, anche il Campiello Giovani, da timido esperimento regionale delle prime edizioni, si è affermato ormai a livello nazionale come premio dedicato ai “giovani scrittori”, grazie anche al supporto e alla collaborazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria, delle Istituzioni scolastiche, delle singole scuole ed Università e di tanti insegnanti che hanno creduto nel progetto.

Il Campiello Giovani investe nel talento dei ragazzi, valorizzando la scrittura come strumento di crescita e innovazione. E la sua storia conferma la convinzione che da sempre anima l’Associazione Civita, ovvero che il legame tra cultura e impresa è un motore fondamentale di sviluppo: dove c’è cultura, c’è impresa; e dove c’è impresa, c’è un bisogno costante di immaginare, di creare e di innovare.