
Il Gruppo Sogin protagonista alla Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici 2025
Sogin, la Società che gestisce e smantella gli impianti nucleari italiani con l’obiettivo di recuperare e valorizzare i siti nei quali sono presenti in linea con la loro vocazione industriale, ha aderito anche quest’anno, insieme alla controllata Nucleco, alla Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici. L’obiettivo è di avvicinare i cittadini al mondo scientifico e far conoscere il lavoro che il Gruppo Sogin svolge per gestire gli impianti nucleari, oggi in fase di dismissione, e i rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito Nazionale.
In particolare, venerdì 26 settembre Sogin e Nucleco hanno aperto i loro impianti presenti nel centro ricerche Casaccia di Roma. Due i percorsi di visita che hanno accolto 200 persone. Il tour Sogin all’interno dell’impianto Opec-1, dove si svolsero le prime attività di ricerca italiane sugli elementi di combustibile nucleare, ha permesso di osservare alcune attrezzature utilizzate nelle attività di decommissioning; mentre il tour nei laboratori e impianti della controllata Nucleco ha mostrato le tecnologie adottate per gestire di rifiuti radioattivi provenienti dalla dismissione degli impianti nucleari e dalle attività quotidiane in ambito medico, industriale e di ricerca.
Venerdì 26 e sabato 27 settembre Sogin è stata presente anche con uno spazio espositivo al NET Village presso la Città dell’Altra Economia a Roma, nell’ambito del progetto NET – Science Togheter, visitato da circa 20 mila persone. Un’occasione per scoprire come funziona e come si smantella una centrale nucleare e per indossare un visore 3D che ha permesso di vivere l’esperienza di un viaggio virtuale all’interno dei reattori nucleari in dismissione di Trino e Garigliano.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per illustrare il progetto del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, raccontato ai più piccoli attraverso un gioco con i “mattoncini” che ha permesso di spiegargli, in modo semplice e divertente, il sistema multi-barriera di protezione che sarà adottato nel futuro deposito per i rifiuti radioattivi prodotti nel nostro Paese.
Un evento che conferma, dopo il successo dello scorso anno, l’impegno del Gruppo nella divulgazione scientifica e nella diffusione della conoscenza in campo nucleare, che ha l’obiettivo di avvicinare i cittadini, in particolare le nuove generazioni, alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), fondamentali per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione nel nostro Paese.