Avvicinare il pubblico con emozione e autenticità

Intervista a Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico

 

Qual è, a Suo avviso, la formula più idonea per avvicinare il grande pubblico alla conoscenza del patrimonio culturale del nostro Paese? Pur potendo contare sulle ingenti possibilità offerte in tal senso dalle nuove tecnologie, quali sono le soluzioni vincenti ai fini di un’efficace comunicazione con il pubblico in grado di garantire un’informazione di qualità ed evitare il rischio di un’eccessiva “spettacolarizzazione”?

Esistono innumerevoli possibilità che possono contribuire all’avvicinamento del grande pubblico alla conoscenza del patrimonio culturale. Anche limitandosi al solo tema dell’utilizzo delle tecnologie la gamma di interventi possibili è vastissima. Nel tempo il web associato al “mobile” è diventato strumento potentissimo in diverse fasi: per preparare le visite, per approfondire e avere informazioni durante le visite, per  rimanere legati alla comunità degli utenti dopo le visite. Restringerei ancora il campo della mia riflessione ad un settore che conosco bene, ovvero l’utilizzo delle nuove tecnologie all’interno dei siti archeologici.
Dieci anni fa abbiamo affrontato, assieme a Piero Angela, questo tema con l’allestimento innovativo delle Domus Romane sotto Palazzo Valentini, che fa “rivivere” questi luoghi attraverso suggestioni ed emozioni.
Abbiamo lavorato su una sorta di asse di equilibrio, come abbiamo imparato a fare da molti anni: per evitare da un lato di essere pedanti e dall’altro di creare un clima disneyano, ma anche di essere troppo banali o troppo sofisticati, sia nel linguaggio sia nei concetti. E ancora, elemento forse più importante, con la necessità di calibrare la presenza delle tecnologie e delle immagini virtuali per non rovinare la magia del luogo, anzi per esaltarla: abbiamo, in un certo senso, dovuto proteggere i reperti dalla nostra invasione, che infatti è stata trasparente al massimo grado. Nella convinzione che il vero protagonista deve restare sempre l’autentico. Quando alla fine si riaccendono le luci, non appare nessun elemento tecnologico a disturbare i luoghi. Con la stessa filosofia, seppur adattandola ai nuovi luoghi, questa metodologia è stata poi riproposta sia al Foro di Augusto sia al Foro di Cesare. A proposito della sua domanda sulle soluzioni vincenti, questa sembra essere stata apprezzata dal pubblico.

Quali sono i punti di forza del Suo nuovo progetto “Welcome to Rome”, il nuovo museo multimediale di Roma da poco inaugurato presso gli spazi del Cinema Augustus?

A seguito delle esperienze appena descritte, che aiutano i visitatori a conoscere singoli luoghi,  ho avuto l’idea di realizzare a Roma un allestimento che aiuti ad orientarsi rispetto all’intera città, cercando di fornire una mappa spazio temporale di sintesi in cui inserire le tante informazioni relative alla sua storia. Così è nato “Welcome to Rome”, un nuovo servizio culturale finalizzato ad arricchire il panorama dell’offerta della città di Roma, realizzato all’interno dell’ex cinema Augustus, in Corso Vittorio Emanuele II (www.wtrome.it). Una sorta di macchina del tempo, dedicata a presentare la “L’evoluzione di Roma nello spazio e nel tempo”. Una chiave di lettura sintetica e suggestiva della città eterna, dedicata a tutti: al mondo della scuola,  ai cittadini romani, ai turisti.
Un’esperienza culturale e cognitiva che permette a tutti di costruirsi una mappa di riferimento che consenta di leggere, conoscere, capire ed apprezzare meglio questa città unica al mondo. Le finalità del progetto possono essere così declinate:

– Fornire al mondo della scuola romano, ma anche nazionale, uno strumento educativo innovativo che aiuti gli studenti ad inserire in un quadro sintetico complessivo i momenti salienti della storia e dell’evoluzione di Roma e rendere così la visita della città più interessante ed efficace.

– Fornire uno strumento di conoscenza per i romani che li aiuti a conoscere ed apprezzare la storia di Roma, in un processo che contribuirà a rafforzare il legame con la città in cui vivono e a renderli cittadini più coscienti e consapevoli.

– Realizzare uno strumento efficace di promozione della città per i turisti, perché ognuno possa costruirsi una propria mappa mentale che lo aiuti a collocare le informazioni nel tempo e nello spazio e che renda più efficace la comprensione del contesto e, quindi, più piacevole ed emozionante l’esperienza della visita della città.

– Plastici con parti semoventi, vetrine con ologrammi e proiezioni, rappresentazioni e mappe di Roma e dei suoi monumenti nelle varie epoche e poi la sala per la multiproiezione e il plastico di Roma,  spettacolare tappa del viaggio, dove si assiste ad una multiproiezione (su pareti e soffitto) dedicata alla storia di Roma, mentre a terra un grande plastico della città si illumina per mostrare l’evoluzione della città nei secoli, dalla Roma antica dei sette mitici Re, attraverso l’epoca repubblicana e imperiale, fino alla Roma dei Papi e alla città che oggi conosciamo.