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Roma, la principessa Boncompagni Ludovisi sfrattata da Villa Aurora

Roma, 20 apr. (Adnkronos) – “E’ stata la più brutta esperienza della mia vita, ma la verità verrà fuori”. Con queste parole la principessa Rita Jenrette Boncompagni Ludovisi ha lasciato il Casino dell’Aurora dopo l’esecuzione da parte dei carabinieri dell’ordinanza di sfratto, firmata dalla giudice Miriam Iappelli due settimane fa. La nobildonna se n’è andata con i suoi quattro barboncini bianchi dall’uscita sul retro della storica dimora, a bordo di un taxi. “Ho fede. Come diceva Martin Luther King in un famoso discorso, la verità verrà fuori. Puoi mentire così tanto ma le macchinazioni alla fine verranno a galla e la verità verrà fuori”, ha detto Rita Boncompagni Ludovisi, terza moglie del principe Nicolò scomparso nel marzo del 2018, parlando in inglese al folto gruppo di giornalisti che la riprendeva e fotografava., A pochi metri da lei, il terzogenito del principe, Bante Boncompagni Ludovisi, arrivato questa mattina a controllare l’esecuzione dello sfratto. La mattinata è stata lunga. Lo sfratto era previsto per le 9 ma solo verso le 10 sono entrati dalla porta laterale, che si trova alla destra del cancello principale del Casino dell’Aurora, i carabinieri con i fabbri e il medico per iniziare lo sfratto. Alle 11:45 circa la principessa è uscita dal retro e, dopo la breve dichiarazione rilasciata ai giornalisti, è salita a bordo del taxi per andare via., È la fine di una lunga epopea? La Villa infatti, una delle più ricche dimore aristocratiche che custodisce al suo interno anche l’unico affresco realizzato da Caravaggio, è andata all’incanto con un valore di partenza di 471 milioni di euro, sceso a 145 milioni dopo cinque aste deserte.