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Rutelli (Soft Power Club): “Basta liti ma soluzioni su clima e ambiente”

Venezia, 28 ago. (Adnkronos) – “Sui cambiamenti climatici e sull’ambiente tutti litigano: invece, qui bisogna trovare le soluzioni, perché la situazione è critica e occorrono collaborazione, buona volontà e pragmatismo”. E’ quanto avverte Francesco Rutelli, fondatore e presidente del Soft Power Club, in apertura della ‘Soft Power Conference’ presso la sede della fondazione Cini nell’isola di San Giorgio a Venezia, spiegando che “riuniamo qui esperti, scienziati, responsabili istituzionali, rappresentanti diplomatici, imprenditori, per trovare le soluzioni”., Rutelli osserva che la quarta edizione della ‘Soft Power Conference’ arriva “in un momento drammatico di guerra” e commenta il videomessaggio consegnato dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei e inviato speciale di Papa Francesco: “Abbiamo ricevuto un messaggio molto forte, che contiene un elogio del multilateralismo e sottolinea la necessità di collaborare. E’ andato a Kiev, è andato a Mosca, è andato a Washington, andrà a Pechino; ma se non si lavora tutti in direzione della collaborazione avremo soltanto un incattivimento e un’espansione ulteriore della guerra. Serve una pace giusta, a tutela dei diritti degli ucraini aggrediti e allo stesso tempo un cammino non rassegnato rispetto alla continuazione del conflitto. Questa è la posizione che il Soft Power Club largamente condivide”., Al centro della quarta Soft Power Conference, sottolinea Rutelli, “abbiamo messo il tema dell’acqua, perché al tempo stesso ce n’è troppa e troppo poca… Noi registriamo sempre più fenomeni estremi, alluvioni e siccità. Il problema si pone a livello internazionale, perché se si desertifica l’agricoltura, continueranno e si moltiplicheranno le migrazioni. Qui a Venezia, esperti e responsabili istituzionali e diplomatici, riuniti dal Soft Power Club, sono chiamati a indicare soluzioni: collaborare è l’unica via da percorrere”., Il Soft Power, il potere della persuasione, “è più importante che mai nel mondo che cambia ed in questa fase di crisi internazionale”, sottolinea poi Francesco Rutelli nell’intervento inaugurale della quarta edizione della ‘Soft Power Conference’, osservando che “il futuro di tutti dipende anche da un rinnovato, organizzato, più efficace Soft Power”., Rutelli spiega che “le persone che aderiscono e partecipano al Soft Power Club, con posizioni e responsabilità molto diverse, nei loro Paesi e a livello internazionale, condividono la necessità di conferire un potere reale alle istituzioni multilaterali su alcune grandi sfide del nostro tempo e di creare uno spazio autentico e credibile per costruire soluzioni condivise, oltre agli imprescindibili interessi nazionali, su grandi questioni che non potranno essere affrontate e tanto meno risolte senza collaborazione, convergenze, compromessi creativi”., Si chiede Rutelli: “Qualcuno pensa forse che senza dialoghi e accordi tra le popolazioni e le Nazioni della Terra, senza persuasione, senza l’esercizio di una nuova stagione di Soft Power, sia possibile centrare obiettivi tanto complessi, e indispensabili?”. E cita “le sfide riguardanti l’acqua, gli oceani e i mari, l’accesso all’acqua potabile; la crescita di un’agricoltura sana e di servizi forestali utili per l’intera umanità; politiche di riduzione immediata delle emissioni che alterano il clima, rispondenti agli impegni già sottoscritti dalla comunità internazionale; politiche per l’adattamento agli effetti più dirompenti dei cambiamenti climatici, specialmente nelle aree di grande concentrazione urbana e costiere; l’incontro tra sistemi naturali e tecnologie per l’assorbimento delle emissioni”., (dell’inviato Enzo Bonaiuto)