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Palermo, presentazione XI Rapporto “Millennials e Cultura nell’era digitale”

Il 10 ottobre, a Palermo, presso la Fondazione Società Siciliana per la Storia Patria, l’Associazione Civita ha presentato il suo undicesimo Rapporto, dal titolo Millennials e Cultura nell’era digitale. Consumi e progettualità culturale tra presente e futuro, edito da Marsilio Editori, volto a contribuire alla conoscenza delle giovani generazioni per favorire il loro coinvolgimento attivo nel mondo della Cultura, migliorando così la loro vita e costruendo una società più attiva e consapevole.
L’evento di presentazione, realizzato con il sostegno della Fondazione Sicilia, ha seguito il lancio nazionale del Rapporto svoltosi a Roma lo scorso 4 aprile.
L’incontro si è aperto con i saluti di Giovanni Puglisi, Presidente Fondazione Società Siciliana per la Storia Patria, e Raffaele Bonsignore, Presidente Fondazione Sicilia, ai quali è seguita una prima sessione dedicata alla ricerca di Civita e che ha visto gli interventi di Nicola Maccanico, Segretario Generale Associazione Civita, e Alfredo Valeri, Responsabile Attività di Ricerca del Centro Studi Associazione Civita.
Sono seguite altre due sessioni: la prima dal titolo Progettualità culturale fra innovazione e creatività che ha visto gli interventi di Iacopo Barison, Scrittore, Carlo Roccafiorita, Fondatore e Direttore Periferica, Vanessa Saraceno, Marketing and Communication Coordinator Manifesta Biennial, Ernesto Bonaccorso, Creative Director Cut&Paste, Nicola Brucoli, Ideatore e curatore premio “Giovani Creativi”, Antonella Purpura, Direttore Galleria d’Arte Moderna – Palermo; la seconda dal titolo Millennials sotto la lente che ha visto gli interventi di Claudio Calveri, Digital strategist DeReV, Roberta Franceschinelli, Responsabile Area cultura e comunicazione web – Fondazione Unipolis. L’incontro è stato moderato da Accursio Sabella, Direttore Live Sicilia.
I giovani nati fra la metà degli anni Ottanta e i primi del Duemila – appartenenti alle categorie dei cosiddetti Millennials e dei Centennials – rappresentano una risorsa-chiave per il futuro del nostro Paese, sia sotto il profilo della fruizione culturale che della produzione creativa. Sebbene oggi si parli spesso di “Generazioni Y e Z” o “nativi digitali”, le loro caratteristiche in termini di abitudini e stili di vita sono, di fatto, sconosciute ai decisori pubblici – al contrario di quanto avviene per le imprese che considerano i giovani target di mercato centrali e oggetto di mirate campagne di marketing – limitando, così, l’efficacia delle politiche a loro destinate ed escludendoli da una significativa quota di offerta culturale e artistica.
Chi sono questi giovani? Quali valori dominano la loro esistenza? Qual è il ruolo della Cultura nella loro vita? Questi alcuni degli interrogativi che l’Associazione Civita si è posta e a cui il volume risponde offrendo un’analisi approfondita sul mondo giovanile da cui emergono gusti, aspirazioni, attitudini di consumo culturale, propensione alla produzione creativa ed ambiti di criticità: un bagaglio informativo mirato, utile agli operatori culturali e, più in generale, alle agenzie formative per ottimizzare le strategie di audience development a favore dei giovani, rendendole inclusive e massimizzandone gli impatti. Le giovani generazioni, oggi utenti potenziali, rappresentano, in realtà, il grande bacino dei consumatori e produttori di Cultura di domani.
Al centro del Rapporto la ricerca condotta dal Centro Studi “Gianfranco Imperatori” dell’Associazione Civita, in collaborazione con Baba Consulting, finalizzata a rilevare le modalità con cui le generazioni Y (18-32) e Z (15-17), in Italia, si rapportano con la Cultura oltre che a delinearne un quadro di autorappresentazione attraverso valori, aspettative ed interessi.
Sulla base di specifiche caratteristiche distintive emergono quattro gruppi (cluster) per i quali la Cultura ha diverse accezioni: di stampo conservativo-tradizionalista (“Custodi”), come esplorazione di proposte originali (“Artefici”), risorsa per la propria affermazione sociale e potenziale leva di crescita (“Cercatori”), complesso di conoscenze aperto e dinamico in equilibrio fra tradizione e sperimentazione innovativa (“Funamboli”).
Ripensare e rendere coinvolgente l’esperienza culturale dei suddetti target risulta, quindi, fondamentale ed è per questo che l’indagine si chiude sul “che fare”, presentando spunti e proposte per avvicinare e far interagire in misura maggiore giovani e mondo culturale.
Il Rapporto presenta, inoltre, contributi di esperti sulle quattro dimensioni-chiave nell’interazione fra giovani e Cultura: consumo, produzione creativa, progettualità giovanile e audience development. Se, da un lato, le nuove generazioni costituiscono una significativa quota dell’audience – o del “non pubblico” – cui le politiche culturali dovrebbero orientarsi, dall’altro rappresentano, anche grazie alle potenzialità della rete, i “generatori” di progettualità innovativa che necessita di essere declinata in una progettualità culturale sostenibile e con mercati di sbocco.
Questi i temi su cui si si sono confrontati esperti e giovani testimonial di esperienze innovative di successo in ambito professionale e creativo. L’incontro è stato, inoltre, occasione per presentare le proposte di Civita rivolte ad operatori e policy makers per la costruzione di un’offerta culturale inclusiva e stimolante. Un’azione quanto mai necessaria per ribadire con forza l’importanza di investire oggi nell’avvicinare i giovani al mondo culturale ed artistico, non solo per garantire loro una migliore qualità della vita, generando preziose opportunità a livello personale e professionale, ma anche per rendere la società di domani più coesa e strutturata per affrontare le sfide future.

Scarica l’invito alla presentazione allegato

RIFERIMENTI

Presentazione XI Rapporto Millennials e Cultura nell’era digitale. Consumi e progettualità culturale tra presente e futuro.
Palermo, 10 ottobre 2019, ore 17.00
Fondazione Società Siciliana per la Storia Patria – Salone di Maggio
Piazza San Domenico, 1

Invito presentazione XI rapporto Palermo