Le sfide legate al mondo della sostenibilità richiedono soluzioni radicali e pongono le aziende di fronte alla necessità di operare promuovendo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Da questa consapevolezza trae spunto il progetto formativo sui temi della sostenibilità e dei fattori ESG inaugurato lo scorso 12 aprile 2022 da EGUALIA, in collaborazione con l’Associazione CIVITA, la società NOMISMA e il Centro Studi Parlamentari NOMOS. Il progetto punta a realizzare un percorso di approfondimento tematico, specifico per le aziende dell’industria del farmaco, al fine di fornire a tutti i partecipanti gli strumenti teorici e pratici relativi all’uso dei fattori ESG e necessari a presentare bilanci di sostenibilità.
Il presidente di Egualia, Enrique Häusermann, commentando l’iniziativa rileva come «molte società stanno riorganizzando i propri modelli di business per integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali e stanno iniziando a considerare il reporting ambientale, sociale e di governance non come un onere normativo, ma come uno strumento per attrarre investitori e finanziamenti». In tal senso, il comparto che Egualia rappresenta non vuole farsi trovare impreparato.
«Gli incontri programmati puntano a sensibilizzare le aziende sui temi inerenti la sostenibilità e i fattori ESG, promuovendo un cambio di paradigma culturale – spiega Boris Popov, economista e Project Manager di Nomisma – La conoscenza delle stringenti normative promosse a livello europeo e del loro impatto sul modo di fare impresa nel futuro prossimo aiuterà le aziende a prendere consapevolezza delle nuove opportunità di mercato che possono derivare dal cambiamento e le renderà in grado di realizzare il proprio Bilancio di Sostenibilità».
Ogni incontro prevede l’intervento di un esperto nel campo della sostenibilità.
La prima ad intervenire è stata Simonetta Giordani, Segretario Generale dell’Associazione Civita. «Le aziende – ha spiegato – devono assumere sempre di più un approccio orientato alla ricerca di un equilibrio fra profitto economico e generazione di “valore condiviso” con gli stakeholder interni ed esterni. In quest’ottica – ha concluso la Giordani – il tema della declinazione culturale della sostenibilità risulta attuale e strategico, possedendo il nostro paese un immenso patrimonio culturale, che può rappresentare un terreno unico di sperimentazione di nuove politiche di sostenibilità per le aziende e le proprie comunità».
Nel percorso è intervenuta anche Licia Soncini, presidente di Nomos CSP e consigliera di Atlantia, che ha commentato: «Il nuovo quadro normativo europeo in corso di definizione metterà la sostenibilità sempre più al centro del confronto tra intermediari, gestori e investitori. La finanza sostenibile sarà il leitmotiv del mercato economico».