Cartier e il sostegno alla “settima arte”

Intervista a François-Marc Sastre, Direttore Generale Sud Europa, Italia, Turchia e Grecia – Cartier.

 

Per il secondo anno Cartier è stato main sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia appena conclusasi e ha animato la Laguna con un fitto programma di eventi. Quali sono i motivi che, in una fase in cui il cinema italiano sta subendo gli effetti di pandemia e guerra, portano la maison, da sempre impegnata a supportare le arti in ogni campo, a sostenere una iniziativa così prestigiosa nel mondo del cinema?

 

La partnership ufficiale di Cartier con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Biennale Cinema 2022 fa parte dell’impegno culturale della Maison per le arti, in particolare il cinema. Arte e cultura sono sempre state intimamente legate alla storia di Cartier, creazioni della Maison sono state parte dei più grandi film, così come dei tappeti rossi. Cartier coltiva il suo patrimonio e i suoi valori con rigore e creatività, ma si propone anche di contribuire alla conservazione, allo sviluppo e al sostegno di attività culturali, artistiche, sociali e imprenditoriali per vivere il proprio tempo e per diventarne protagonista.  Lo fa avvalendosi di istituzioni proprie (come la Fondation Cartier pour l’art contemporain) o sostenendo iniziative internazionali riconosciute, autorevoli e significative.

Come partner, Cartier va oltre, consegnando ogni anno un premio, il Cartier Glory al Filmmaker Award, dedicato a una personalità che ha dato un contributo originale all’industria cinematografica. L’anno scorso Ridley Scott, quest’anno Walter Hill: due giganti della storia del cinema che hanno saputo regalare capolavori al mondo.

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Biennale Cinema 2022 è stata anche l’occasione per la Maison di promuovere le connessioni che si intrecciano da un’arte all’altra, con l’organizzazione di Cartier Art Dialogues: quest’anno abbiamo organizzato due masterclass destinate a esplorare i legami tra cinema e musica. Sappiamo tutti quanto le colonne sonore dei film siano parte fondamentale del successo di una pellicola. Andrea Morricone e Alexandre Desplat nel primo talk e Rachel Portman e Simone Menezes nel secondo hanno accompagnato gli ospiti nell’armonia della musica da film, alla scoperta del processo creativo e delle relazioni tra suono e immagine.

E sempre la musica è stata protagonista con Khatia Buniatishvili e con Simone Menezes in due serate presso l’Arsenale e presso le Procuratie. Luoghi iconici e simbolici di Venezia, che Cartier ha voluto omaggiare.

L’impegno della Maison nella città di Venezia è infatti a 360 gradi. Venezia rappresenta un patrimonio mondiale da preservare, proteggere e valorizzare continuamente. Oltre alla Mostra del Cinema, Cartier ha supportato il primo restauro del Teatro Verde sull’Isola di San Giorgio e di una sala presso il Conservatorio Benedetto Marcello.

Elementi cardine della cultura e della storia veneziana che vanno difesi, custoditi e ridati alla città e al pubblico.

L’arte e la cultura permeano l’attività di Cartier. Trovare il bello ovunque si trovi è una delle missioni della Maison, renderlo visibile, fruibile, conosciuto.  Nelle proprie creazioni è il savoir-faire a guidare il dialogo tra creatività e tecnica, il rapporto magico ed equilibrato tra la creatività, l’idea e la sua realizzazione; quando Cartier si propone di supportare delle iniziative culturali, l’obiettivo è di continuare a diffondere i concetti di bellezza, di arte, e di armonia.

Un impegno che coinvolge le energie della Maison, ma che ci rende fieri di essere testimoni ed attori del nostro tempo, di contribuire in modo importante al futuro e di trasmettere la nostra storia, la nostra eredità e quello che ci ha reso e ci rende quello che siamo.