Civita di Bagnoregio candidata per la Lista del Patrimonio Mondiale Unesco

Civita di Bagnoregio, antico borgo del Lazio alla cui storia la nostra realtà è profondamente legata, essendo Civita nata per far fronte, oltre 30 anni fa, al degrado in cui versava il meraviglioso piccolo centro, potrebbe presto aspirare a una nuova vita diventando un bene Unesco.
Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha, infatti, approvato come candidatura italiana da presentare all’esame del Comitato del Patrimonio Mondiale nel 2022 Il paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio.
Un paesaggio certamente di enorme valore e bellezza, divenuto anche set cinematografico di importanti film. Basti ricordare, tra gli altri, l’irresistibile episodio di “Contestazione generale” di Dino Risi (1970), dove un Alberto Sordi prete di campagna caracolla, con uno sgangherato motorino, sul ponte che collega Civita all’ambiente circostante.
La candidatura, sostenuta dall’Associazione Civita fin dal maggio 2015 con la firma dell’appello alla stessa candidatura promosso dalla Regione Lazio, è frutto del lavoro congiunto di quest’ultima e del Comune di Bagnoregio, cui hanno collaborato il Ministero della Cultura, attraverso il coordinamento dell’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale e grazie ai contributi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.
Oggi Civita di Bagnoregio è conosciuta come “la città che muore”, nomea coniata dallo scrittore Bonaventura Tecchi che, nato a Bagnoregio nel 1896, qui trascorse la sua giovinezza: collocata, infatti, su uno sperone di roccia nella Valle dei Calanchi, da secoli lotta contro lo spopolamento, l’erosione della collina e le frane che progressivamente hanno limitato l’area del centro storico, costringendo gli abitanti a realizzare sempre nuove vie d’accesso alla cittadina – come il Bucaione, il tunnel scavato direttamente nella roccia sedimentaria del monte. L’iscrizione di questo sito straordinario nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco aiuterebbe di certo, ma bisognerà attendere il 2022 per l’esito definitivo.
“La candidatura di Civita di Bagnoregio è il giusto riconoscimento della sinergia tra i diversi attori del territorio, tra pubblico e privato, per il conseguimento del primo, importante passo verso l’iscrizione di questo sito straordinario nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Ora è importante che il lavoro condiviso fin qui prosegua fino al raggiungimento del risultato, che premia un paesaggio culturale di enorme valore e bellezza”. Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha commentato la decisione del suddetto Consiglio di candidare il borgo di Civita per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale.