Dal borgo alla smart city a vocazione culturale e ambientale

Intervista a Luca Profili, Sindaco di Bagnoregio

Rispetto ai finanziamenti del PNRR per la rigenerazione dei piccoli borghi storici, quali sono le sue aspettative e quali le priorità su cui ritiene sia importante intervenire? 

Mi rendo conto che la mia è una premessa molto scontata, ma l’enorme opportunità che il PNRR ci offre sta proprio nell’evidenza della sua straordinarietà. Questo assunto ha una valenza ancora maggiore per quanto riguarda i piccoli borghi, normalmente esclusi o interessati marginalmente dai benefici delle linee di finanziamento di questa portata. Detto ciò, e in ossequio allo spirito che ha orientato la scelta di promuovere un piano d’investimenti di tale entità, mi pare chiaro che gli interventi programmati vanno legati a piani finanziari in grado di avere un effetto moltiplicatore in termini di crescita dell’occupazione, salvaguardia del patrimonio, sostegno al tessuto socio-economico locale. Tradotto in pratica questo significa, per quanto ci riguarda, spendere i denari, ad esempio, per andare a recuperare pezzi importanti del nostro patrimonio immobiliare di pregio che in assenza dei fondi del PNRR non saremmo mai in grado di rivitalizzare, ai fini dell’utilizzo pubblico. Se pensassimo di impiegare i denari del PNRR per le questioni ordinarie commetteremmo, infatti, un errore storico e perderemmo un’occasione che difficilmente si ripresenterebbe. Nostro compito è, viceversa, ristabilire, attraverso i fondi del PNRR, l’integrità sociale, economica e culturale dei territori, che è poi l’obiettivo di ogni processo di rigenerazione, sia di natura materiale o morale, a cui un amministratore pubblico deve ambire.

Quanto e come l’innovazione tecnologica può contribuire ad ottimizzare i flussi turistici che interessano i borghi storici del nostro Paese e, fra questi, il piccolo borgo di Civita di Bagnoregio da lei amministrato?

Già oggi l’innovazione tecnologica ci dà una grossa mano nella gestione dei massicci flussi turistici che, per fortuna, interessano Bagnoregio e Civita compatibilmente con le restrizioni imposte dalla pandemia. In virtù delle soluzioni ICT a suo tempo adottate riusciamo a governare con la dovuta proprietà gli accessi al borgo. Attraverso l’informatizzazione delle biglietterie e dei parcheggi abbiamo sempre una mappa aggiornata delle presenze, cosa che ci permette di amministrare abbastanza agevolmente i considerevoli numeri che ci troviamo a fronteggiare. Ovviamente sono ancora molte le opportunità che l’innovazione ci può offrire, per la gestione e la valorizzazione del nostro territorio. Penso a questo proposito, anche grazie alla gestibilità della superficie da considerare in questo senso e ai fondi del PNRR, alla realizzazione di una sorta di smart city a vocazione culturale e ambientale in cui, accanto a servizi e infrastrutture più efficienti per i residenti, convivano soluzioni e sistemi dedicati ai turisti e a coloro che scelgono il nostro territorio per il loro soggiorno.