Il Museo Laboratorio della Mente e il benessere della collettività

di Pompeo Martelli, Direttore Museo Laboratorio della Mente ASL Roma 1

 

Come il Museo Laboratorio della Mente, da lei diretto, agisce nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (Sustainable Development Goals – SDGs)?

Il Museo Laboratorio della Mente è un Museo di Narrazione che opera come Unità Operativa del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1, inserito nell’Organizzazione Museale Regionale del Lazio e Socio istituzionale di ICOM Italia. Il Museo è ubicato in un Padiglione dell’ex Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma, immerso in un Parco oggi pubblico, luogo di memoria e di memorie, oggetto di un intenso lavoro di riqualificazione urbana e di organizzazione storico-scientifica, socio-economica, politica e progettuale che va dal riconoscimento del suo genius loci alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio documentale, architettonico, ambientale attraverso una struttura testuale che permette alle tracce  presenti di poter essere lette e condivise con la comunità

La storia delle trasformazioni dell’assistenza psichiatrica in Italia ha messo in evidenza che la riforma che ha condotto alla critica e all’abbandono definitivo del modello asilare non è riducibile ad esperienze maturate in un unico campo, ma a pieno titolo è figlia della complessità. Tale svolta, infatti, pur poggiando sulla maturazione di conoscenze in campo teorico-scientifico delle figure impegnate nella salute mentale, è stata resa possibile grazie ad un movimento di idee a carattere nazionale ed internazionale espresse e sostenute da forti istanze sociali, culturali e politiche che hanno agito da volano nei microcosmi locali traendone contemporaneamente linfa dalla loro vitalità e produttività. Un percorso che fonda le sue radici anche nella ricerca di nuovi modi di immaginare, identificare, menzionare, significare i contesti del rapporto uomo-ambiente

Il Museo Laboratorio della Mente ha nella sua mission gli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile che prendono in considerazione in maniera equilibrata la sua dimensione economica, sociale ed ecologica, e mirano a porre fine alla disregolazione dello sviluppo psicologico, a lottare contro l‘ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici, a costruire comunità pacifiche e inclusive che rispettino i diritti umani.

L’accesso alla salute fisica e mentale, uno dei diritti umani fondamentali, è ancora oggi un lusso per molte persone. Le attività del Museo Laboratorio della Mente evidenziano questo diritto operando attraverso sia la costruzione di percorsi espositivi e innesti performativi che lo sviluppo di progetti del network Mente in Rete (www.menteinrete.it) per l’accesso ai servizi sanitari, per la promozione e la prevenzione nel campo della salute mentale e della cultura della salute.

 

Che ruolo ha il Museo nella formazione della collettività in merito agli obiettivi di sviluppo sostenibile (inclusività, etc.)?

La salute mentale rappresenta una sfida importante per la sanità pubblica.  Con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile è stata data una maggiore importanza alla necessità di tenere conto della salute mentale e il Museo Laboratorio della Mente persegue con tenacia e passione questo obiettivo.

Ci concentriamo soprattutto ad ascoltare i giovani. Siamo abituati a definire questa fase della vita secondo parametri propri dell’adulto con prospettive spesso distopiche. Ascoltarli, seguirne le traiettorie, incluse nel contesto contemporaneo in cui vivere, è invece la chiave di lettura migliore, spiegando le sfide che gli adolescenti si trovano ad affrontare. I disturbi mentali non sono esenti da un peso collettivo per tutta la società, non sono solo un problema per gli adolescenti e le famiglie. Il costo dei disturbi mentali, che ricordiamo in oltre il 50% insorgono prima dei 18 anni, è enorme: solo per l’Europa è stato stimato essere il 4% del Pil. Purtroppo, l’Italia mette a disposizione solo lo 0,2% – 0,3% del Pil per gli interventi in salute mentale.

Memorie, saperi, multiformi talenti, pratiche ed esperienze del Museo Laboratorio della Mente si traducono in nuovi sguardi e prospettive che nel corso degli anni hanno offerto un ricco panorama di proposte che sono andate ad innestarsi dentro e fuori lo spazio museale, arricchendone non solo le collezioni ma generando nuovi orizzonti di significato. Il nostro Museo è un presidio territoriale diffuso nella gestione delle politiche a favore del benessere, un punto di forza per la realizzazione di politiche locali – legate a un contesto, alle sue dinamiche, al suo passato, al presente e al futuro, in maniera specifica e strutturale – ma integrate, armoniche, coerenti con le prospettive dello sviluppo più generale della collettività. Siamo un presidio le cui prassi sono rese forti dalle competenze scientifiche e professionali in grado di unire conoscenza, studio, ricerca, conservazione, documentazione, ma soprattutto capacità di comunicazione e coinvolgimento, costruendo così una stretta relazione per l’empowerment e l’engagement con la comunità fondata sul rispetto dei suoi bisogni e capace di considerare questi ultimi una risorsa essenziale per lo sviluppo di una società giusta, inclusiva e solidale.