La cultura del “fare insieme”: una nuova sfida per aziende e Istituzioni

Intervista a Cesare Avenia, Presidente della Fondazione Lars Magnus Ericsson e Presidente Comitato “Innovazione e Cultura” dell’Associazione Civita

 

Il progetto “WeACT³. La Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio” è frutto del lavoro del Comitato “Innovazione e Cultura” dell’Associazione Civita, da Lei presieduto, che ha condiviso l’idea di sostenere un progetto comune per la valorizzazione delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini. Quali sono state le motivazioni che hanno spinto le imprese, membre del Comitato, a raccogliere questa sfida?

Il progetto WeACT³ ha rappresentato per tutti noi una collaborazione volontaria tra pubblico e privato per migliorare la vita della comunità, nell’ambito della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali. L’esperienza è partita dalla comune volontà di innovare e dalla capacità delle imprese a collaborare con le Gallerie Nazionali di Arte Antica attraverso la regia sapiente dell’Associazione Civita, che ha saputo aggregare potenzialità ed esigenze. Dalla fase di progettazione a quella della realizzazione, hanno lavorato in maniera congiunta, tanto da parte delle Gallerie che delle imprese, ben 100 professionisti, con circa 20 specializzazioni differenti (ricercatori, esperti di beni culturali e di comunicazione, ingegneri, web designer, sistemisti, analisti programmatori, etc.). Di fatto le imprese e gli amministratori hanno definito obiettivi comuni, a livello valoriale e tecnico e lo hanno attuato, verificando gli effetti della loro realizzazione.
Le collaborazioni fra pubblico e privato, di cui il progetto “WeACT³” rappresenta oggi una sintesi, hanno la capacità di rafforzare la fiducia tra i diversi attori perché si basano sulla collaborazione, sulla costruzione di una comune metrica e di un comune obiettivo da raggiungere.

In questa nuova modalità di partnership fra pubblico e privato, quali sono stati i punti di forza di tale collaborazione?

WeACT³ nasce e si sviluppa secondo una metodologia di project management efficace, un approccio che abbiamo condiviso con tutti i partecipanti sin dalla genesi dell’iniziativa e che ci ha consentito di governare con attenzione la variabilità insita in un progetto complesso e di raggiungere gli obiettivi assegnati in tempi stabiliti e senza sprechi di risorse e slittamenti. Questo approccio, che deriva dall’esperienza Ericsson, ha fornito a tutti i partecipanti un percorso metodologico e degli strumenti molto potenti che consentono di gestire in modo estremamente innovativo le fasi tipiche di un progetto quali – la pianificazione – individuando tempestivamente criticità potenziali/le e aree di rischio in modo da prevenire i problemi e rendere robusta l’impostazione metodologica del progetto; – la gestione  -attraverso una pianificazione flessibile ma rigorosa, un flusso di informazioni rapido tra membri del progetto e Project Leader, in modo da avere sempre una visione globale del progetto per bilanciare le risorse; – il controllo stato avanzamento – utilizzando tecniche molto efficaci per ridurre sprechi di risorse e agire rapidamente su eventuali anomalie ed infine – il miglioramento continuo dello sviluppo del progetto – in modo da attivare un percorso virtuoso che ci ha consentito di migliorare in itinere la gestione del progetto, fare tesoro dell’esperienza delle prime fasi del progetto. Ovviamente la qualità e la professionalità dei partecipanti al Progetto è stata ugualmente  determinante.

Il progetto ha previsto la realizzazione di 12 interventi tecnologici ed innovativi messi a sistema in maniera integrata. Quali sono stati gli ambiti principali di intervento?

La fiducia, la cultura del fare assieme e della collaborazione accompagnate da sistemi gestionali, protocolli, sistemi di indicatori (per facilitare le decisioni e le verifiche, con dati ed evidenze, qualitative e quantitative), ci hanno aiutato a fare bene le cose. Per la prima volta un gruppo di imprese ed Enti associati a Civita – Avvenia, Consorzio Glossa, DM Cultura, ENEA, Ericsson, Gruppo DAB, Logotel, Mastercard, Oracle, Vodafone e Wind Tre è giunto alla firma di un contratto di sponsorizzazione tecnica con il Museo sulla base di un progetto condiviso con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La messa a sistema di soluzioni tecnologiche e innovative in maniera integrata ha riguardato un sistema IoT in cloud per il monitoraggio e diagnostica non invasivo ed una relazione di un piano di risparmio energetico volto, inoltre, a garantire una maggior sicurezza per le opere esposte, un’unica piattaforma di supervisione per gestire e centralizzare sistemi e sottosistemi di sicurezza installata presso la sala regia di Palazzo Barberini, una piattaforma unica, accessibile online, che raccoglie, elabora ed organizza i contenuti prodotti dalle Gallerie (inventari, catalogo, immagini…), consentendo di costruire una base di conoscenza dell’intero patrimonio conservato, condivisa da tutte le funzioni organizzative del Museo, lo sviluppo di un servizio che consentirà alle Gallerie di essere il primo museo in Italia in cui sarà possibile acquistare il biglietto tramite credito telefonico, l’ampliamento dei servizi digitali di pagamento al fine di renderlo più semplice, sicuro e veloce, un’applicazione per tablet con cui il pubblico potrà comprendere ed approfondire la conoscenza delle opere esposte, un modello 3D dettagliato della volta “Il trionfo della Divina Provvidenza” al fine di consentirne il monitoraggio anche per interventi di restauro, un modello 3D del “Trono Corsini” e del ritratto di Alessandro VII Chigi di Gian Lorenzo Bernini volto a favorire la loro fruizione in modalità virtuale con cui facilitare la visibilità di alcuni dettagli, oltre che monitorare lo stato di conservazione delle opere nel tempo, servizi di affiancamento e consulenza per la gestione di iniziative e campagne di digital marketing del Museo al fine di incrementarne visibilità e afflusso di visite, una serie di iniziative che hanno affiancato la comunicazione e la promozione del progetto e del Museo, quali: la realizzazione del sito www.weact3.it – da oggi online – di un video e di un piano di comunicazione dedicati al progetto ed infine l’organizzazione di 6 eventi volti a promuovere la conoscenza delle Gallerie verso un pubblico più ampio e diversificato e dell’hackathon “WeACT³” rivolto ai giovani.