La cultura ricorda un anno di guerra in Ucraina

Moltissime sono state, per tutto il 2022, le iniziative nel mondo della cultura a favore del ritiro delle truppe russe dall’Ucraina e della pace. Ora, a un anno di distanza dallo scoppio della guerra, per non dimenticare la violenza che ha drammaticamente coinvolto anche i beni culturali, sono diverse le manifestazioni di supporto all’Ucraina.

In particolare, l’UNESCO ha pubblicato il rapporto delle azioni che ha attuato nei campi della cultura, dell’educazione e della comunicazione mostrando le misure di emergenza messe in atto e presentando i prossimi passi del suo lavoro in Ucraina, grazie agli oltre 20 milioni di dollari mobilitati a tal fine con il sostegno degli Stati membri e di altri partner. E ulteriori 10 milioni saranno impegnati a partire dal mese in corso. Grazie a una procedura accelerata, l’UNESCO ha, inoltre, inserito Odessa, minacciata di distruzione, nella lista del Patrimonio Mondiale dei Beni al fine di proteggere il suo centro storico e il suo porto.

Proseguono anche le manifestazioni di vicinanza dal mondo della cultura, che già lo scorso anno avevano visto l’illuminazione di grandi monumenti come l’Empire State Building, la Tour Eiffel e il Parlamento dell’Unione Europea. Come, ad esempio, il Colosseo che torna ad illuminarsi con i colori giallo e blu della bandiera ucraina per l’intera serata dello scorso 24 febbraio e su disposizione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Le voci per la pace si alzano in tutto il mondo, a cominciare dalla stessa Ucraina dove gruppo di organizzazioni ucraine ha realizzato il grande progetto video-fotografico “The Undeniable Street View” con l’obiettivo di rivelare i danni civili della guerra e valutarne il danno fisico e morale riportato dal popolo ucraino: si tratta di un sito web interattivo che documenta la distruzione dell’Ucraina causata dalla guerra e invita le persone a essere testimoni navigando per le strade del Paese attraverso oltre 100 km di filmati street view grezzi.