L’immagine dell’Italia nel mondo: una questione di Cultura
Il brand Italia vale 1.521 miliardi di dollari: è la stima elaborata da Brand Finance, l’organismo internazionale indipendente preposto alla valutazione del peso economico di ogni singolo paese nel mondo. Nel rating relativo ai primi cento paesi, il nostro detiene il nono posto e registra una crescita del +5% rispetto allo scorso anno. Si tratta di una hit di grande rilevanza, poiché gli indicatori utili alla valutazione vanno dagli investimenti alla governance, dal turismo all’export, e vengono sommati anche alla forza e al prodotto interno lordo attuale e futuro. Una notizia, dunque, che fa ben sperare per il posizionamento del nostro Paese nell’ambito del mercato globale ed il rafforzamento della propria competitività, specie se messa in relazione con quelle delle recenti ed importanti iniziative volte alla promozione della lingua italiana all’estero.
I problemi persistono, è indubbio, ma, tali notizie, testimoniano che il cuore del modello italiano, la Cultura, è intatto e contiene tutti gli elementi indispensabili per ripartire. Il nostro passato ci ha consegnato una situazione privilegiata nel mondo, grazie ad un patrimonio storico-artistico di prim’ordine e alla giusta combinazione di elementi tradizionali e propensione al cambiamento; creatività, stile di vita, amore per la bellezza e senso estetico innato, sono questi i fondamenti del made in Italy e sui quali, ne siamo convinti, il nostro Paese deve puntare per elaborare una strategia per i prossimi anni: quella di dare un respiro globale ai pensieri locali, amplificando le caratteristiche vincenti del modello distrettuale italiano ed introducendo elementi innovativi nel solco della tradizione. Dal modo in cui proteggiamo e valorizziamo la nostra cultura, i nostri monumenti, le nostre città, i nostri paesaggi dipende in maniera significativa la reputazione stessa del nostro Paese e, dunque, delle sue imprese e il valore percepito dei loro prodotti. Mettere in relazione la Cultura con tali processi costituisce la chiave di volta per ridefinire la nostra posizione competitiva sugli scenari internazionali