Pesaro 2024, la “città orchestra”

Intervista a Matteo Ricci, Sindaco del Comune di Pesaro

 

Pesaro è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2024. Qual è il tema principale della candidatura e quali le direttrici del dossier “La natura della cultura” che hanno portato a questo importante riconoscimento?

Pesaro 2024 è il racconto del nostro territorio ricco di bellezze culturali, valori e unicità ambientali, enogastronomiche, imprenditoriali e tecnologiche. Abbraccia le due grandi sfide epocali che stiamo vivendo, quella ambientale e culturale, centrali nella narrazione della nostra Capitale italiana della cultura. “La natura della cultura” è un progetto che vogliamo portare avanti come “città orchestra”, dove ognuno di noi, comuni, imprese, associazioni, industriali, volontariato, cittadini, suona il proprio strumento per comporre una melodia di rinascita.

La candidatura di Pesaro a Capitale italiana della cultura 2024 prevede un viaggio condiviso con tutto il territorio provinciale. Un viaggio che parte dall’esistente per elaborare un percorso verso una città ed un territorio ideali, attraverso il contributo di artisti, professionisti, abitanti, associazioni, turisti, portatori di interesse che gravitano intorno a Pesaro. Questo significa ripartire dall’ascolto e dalla condivisione di esigenze comuni. Occorre puntare sull’anima della terra e sui modi di trasmetterla: la “creatività del fare” accomuna l’artista e l’artigiano, l’imprenditore e il cittadino attivo. Una sfida che deve superare i confini dei colori politici e guardare ad un obiettivo di rilancio di una intera comunità. Il tema principale della candidatura – il rapporto fra arte, ambiente e tecnologia – annoda rigenerazione urbana, green economy e felicità sociale. Le forze espresse dai 7 cluster Unesco (artigianato, design, cinema, gastronomia, arti digitali, manifattura e musica) e diffuse sull’intero territorio provinciale sono invitate a stringere nuovi rapporti e creare nuove sinergie per il rilancio di un’intera comunità.

 

Il titolo di Capitale italiana della cultura è una grande opportunità anche economica. Quali sono le aspettative in termini di ricadute economiche e turistiche sul territorio e, in particolare, di coinvolgimento dei giovani?

 

La Capitale italiana della cultura è un’opportunità storica per il nostro territorio, ma è anche una sfida nazionale. C’è grande fame di Italia nel mondo, in questi mesi ci saranno centinaia di milioni di nuovi turisti in movimento, e c’è voglia di Italia. Pesaro sarà Capitale della cultura il prossimo anno, stiamo organizzando una rete con altri luoghi dell’arte e della cultura. Le grandi città già dai primi mesi dell’anno sono in overbooking turistico. Noi vogliamo offrire una rete di città medie della cultura per rafforzare il sistema Paese nella competitività turistica dei prossimi anni.

Sarà una grande opportunità di sviluppo che, se giocata al meglio, potrà avere ricadute positive per decenni. Vogliamo lasciare il segno, vogliamo che Pesaro 2024 si trasformi in una grande occasione per i giovani e per il loro futuro, anche lavorativo. Nel 2022 siamo stati nominati Città dei Giovani, un altro riconoscimento che ci inorgoglisce molto perché premia l’attenzione e la fiducia che l’Amministrazione ripone sui ragazzi.

Abbiamo deciso di viverci la Capitale italiana della cultura come una “città orchestra”, e non in maniera egoistica. Nel 2024 tutti i 50 comuni della provincia, a turno, saranno protagonisti del nostro programma ognuno con le proprie peculiarità. Un progetto triennale che già da quest’anno stiamo promuovendo in giro per il mondo, focalizzandoci su alcuni paesi come Germania, Corea, Giappone, Stati Uniti, Francia poi Shangai e Dubai, che hanno già un forte legame con la nostra città grazie al ROF.

Dobbiamo pensare in grande: il 2024 sarà l’anno nel quale le Marche si presenteranno al mondo e Pesaro rappresenterà l’Italia. Dobbiamo essere bravi a sviluppare un programma attrattivo e far diventare la nostra città un luogo di grandi eventi internazionali.