Risultati positivi dall’esperienza dei primi Direttori dei Musei autonomi

Il Ministro Dario Franceschini, in occasione dell’incontro svoltosi lo scorso 6 novembre a Roma, nell’aula ottagonale dell’ex Planetario alle Terme di Diocleziano, tra 21 Direttori dei musei che con la riorganizzazione dello stesso Ministro hanno ottenuto l’autonomia, ha sottolineato come la Riforma del 2014 che ha riguardato i Musei statali in Italia abbia portato ottimi risultati, in termini sia di incremento di visitatori che di incassi più consistenti. Risultati positivi resi possibili, oltre che da una strategia di valorizzazione del sistema museale nazionale e dall’incremento dello sviluppo turistico che l’Italia ha registrato negli ultimi anni, anche dalla collaborazione che gli stessi Direttori hanno avviato con i privati.
Questi i dati, secondo il MiBACT (Ufficio Statistica, 2017). Dopo l’anno record del 2016, con 45,5 milioni di visitatori e circa 175 milioni di euro di incassi, il 2017 conferma un trend di crescita dei musei statali italiani significativo: tra gennaio e settembre i visitatori sono cresciuti del +9,4%, mentre gli introiti sono aumentati del +13,5%. Queste le regioni più virtuose in termini di visitatori e incassi: Liguria (rispettivamente +22,7% e +8,4%), Puglia (+18,3% e +13,5%), Veneto (+20% e +73,7%), Friuli Venezia Giulia (+13,7% e +19,2%), Toscana (+10,5% e +14,9%) e Campania (+10,8% e +13,9%).
Capitolo a parte gli attuali 30 musei autonomi, che registrano un incremento del numero di visitatori di +11% e un aumento degli incassi di +14,5%. In particolare, nel 2017 i grandi attrattori mantengono uno sviluppo costante, come nel caso delle Gallerie degli Uffizi con un +14,6% di visitatori e un +15,1% di introiti.
Bellissime e tante le esperienze realizzate e illustrate dai Direttori in occasione dell’incontro, dalle mostre alle attività di ricerca, didattica e formazione, dalle collaborazioni con musei stranieri alle attività editoriali e di restauro, solo per citarne alcune. E molte sono ancora le possibilità che si prospettano per il futuro, grazie ad una Riforma, quella appunto del 2014, che ha costituito una vera e propria rivoluzione, concretizzando quello che il dibattito scientifico ha delineato nel tempo come obiettivo di sviluppo per i musei italiani in termini di recupero della missione di educazione e ricerca, creazione di un sistema museale nazionale, autonomia degli Istituti museali, rafforzamento della partnership pubblico-privato.
Una Riforma, quindi, che ha avuto un ruolo determinante confermato dai molti e ben visibili risultati raggiunti che rafforzano la nostra convinzione che ancora molto si può fare per intraprendere nuove modalità di collaborazione tra mondo delle Istituzioni e mondo delle imprese.