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Arte della Vetrina. L’innovazione tecnologica per la conservazione e la comunicazione museale

E’ stato presentato ieri, presso la sede di Civita alla presenza del Ministro Franceschini e delle maggiori istituzioni italiane attive nel settore della tutela e del restauro dei beni culturali della ricerca il volume “La Scienza delle Vetrine. Analisi dei rischi della conservazione” curato da Marco Realini del CNR.
Il volume, che costituisce un vero e proprio manuale sulla tecnica di conservazione delle opere d’arte attraverso la vetrina museale nasce nel quadro della collaborazione strategica tra il CNR e il Laboratorio Museotecnico Goppion Spa, siglata grazie all’accordo di ricerca congiunta del 14 ottobre 2014 per l’analisi dei rischi connessi alla conservazione del patrimonio in ambiente espositivo.
Obiettivo del volume è mettere a disposizione dei lettori e degli esperti e tecnici del settore le precondizioni per realizzare le soluzioni più avanzate per la museografia sostenibile e i sistemi espositivi. L’eccellenza nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico attraverso la ricerca scientifica e la tecnologia rappresenta un’opportunità per i responsabili dei musei e una risorsa da spendere a livello internazionale sul piano dell’immagine e del soft power. L’ineguagliabile patrimonio artistico del Paese è un’eredità che viene dal passato, ma l’eccellenza nella tecnologia per la conservazione ci proietta nella modernità e nel futuro. L’Italia ricopre un ruolo di assoluto rilievo nella produzione di vetrine museali che nel tempo si sono trasformate da semplici espositori in formidabili macchine tecnologiche. La loro progettazione e costruzione, oltre ai fattori estetici e formali connessi alla comunicazione del messaggio culturale del Museo in cui si colloca, deve tenere il passo con il progredire della ricerca, in modo da garantire prestazioni sempre più efficaci.
La giornata di studi, organizzata dal CNR, dalla Goppion e dall’Associazione Civita ha voluto ribadire come pubblico e privato possano far sistema dialogando su un tema essenziale per l’Italia: quello della conservazione dei beni culturali. Una sinergia che riguarda anche le istituzioni pubbliche nelle esperienze di collaborazione compiute congiuntamente da università e musei e che può contribuire a conferire al nostro Paese i presupposti per ricoprire un ruolo di rilievo nel settore.
La protezione del patrimonio culturale e museale è anche un tema balzato negli ultimi anni agli onori della cronaca. Da una parte la distruzione di siti archeologici e il saccheggio dei Musei sono diventati uno degli strumenti privilegiati da parte dei gruppi terroristici per cancellare la memoria e l’identità dei paesi oggetto dell’attacco, dall’altra i recenti eventi sismici che hanno messo in luce la fragilità dei nostri centri storici e delle nostre strutture museali. La giornata di studio è stata un’importante momento per approfondire le possibili tecniche di prevenzione legate al problema del rischio sismico, un problema ma anche un’opportunità per esportare il know how acquisito e le avanzate tecnologie made in Italy a favore del patrimonio dell’umanità.
Nell’ambito delle politiche e programmazione europea, nazionale e regionale sul patrimonio culturale, il CNR, attraverso il Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale (DSU) e la sua rete scientifica sul territorio” – afferma Massimo Inguscio, Presidente del CNR – “svolge un ruolo chiave in termini di ricerca, formazione, innovazione e trasferimento tecnologico a supporto e grazie all’eccellente collaborazione e gioco di squadra sia con la Ministra Valeria Fedeli e il Miur, che è il Ministero di riferimento per il CNR, sia con il Ministro Dario Franceschini e il Mibac, sia con gli altri ministeri e istituzioni pubbliche, tra cui le Regioni, le università, la scuola, le imprese, altre istituzioni come l’Unesco, Iccrom, Whitrap. Le attività scientifiche, formative e infrastrutturali svolte dal CNR, che riguardano la gestione, la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale, sono volte a migliorare la qualità delle conoscenze, l’efficacia e l’efficienza degli interventi scientifici, tecnici e tecnologici nel campo dei beni e delle attività culturali, in un’ottica multi-disciplinare. Tra i progetti internazionali più recenti in questo ambito, l’Italia con il Cnr è il capofila dell’European Research Infrastructure for Heritage Science (E-RIHS) Preparatory Phase, il cui consorzio conta 15 Stati membri più Israele”, risultato ottenuto grazie al ruolo fondamentale dei tre Ministri e ministeri che sostengono l’iniziativa, ovvero la Ministra Fedeli e il Miur, il Ministro Franceschini e il Mibact, il Ministro Calenda e il Mise. Lo scopo di E-RIHS è costituire un’unica infrastruttura di ricerca all’avanguardia a livello mondiale in materia di patrimonio culturale, naturale e archeologico, con laboratori e centri distribuiti in tutta Europa che offrano accesso a strumentazioni di alto livello scientifico, metodologie innovative e banche dati. La città di Firenze – con il patrocinio del Comune e della Regione Toscana – è la candidata europea a ospitare l’hub di questa infrastruttura di ricerca globale a guida italiana che aggregherà eccellenze della scienza e del patrimonio culturale in Italia e in Europa”.
Dalla nostra nascita, ormai quasi trent’anni anni fa, abbiamo sostenuto con impegno e forza la collaborazione tra ricerca e imprese a vantaggio del patrimonio culturale. Non è un caso che fra i nostri Associati siano presenti i maggiori Enti di ricerca italiani, oltre a Università e numerose imprese molte delle quali caratterizzate da un forte impegno nell’innovazione. Siamo da sempre convinti, pertanto, che tale strada rappresenti un volano per la nostra economia ed è per questo che auspichiamo che collaborazioni come quella odierna, fra Goppion e CNR, possano essere di esempio per nuove e positive join venture tra Enti di ricerca ed imprese a favore della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del nostro Paese” – ha ricordato Gianni Letta, Presidente Associazione Civita.
Goppion come catalizzatore di questa iniziativa, di fatto, ha inteso favorire e stimolare l’incontro tra organizzazioni pubbliche – MIBACT E CNR e Università – sul tema della vetrina da museo come ultimo baluardo rispetto alla conservazione del patrimonio culturale. Goppion soggetto privato, ha altresì inteso il suo ruolo in relazione a quello pubblico come promotore di una pluralità di soggetti istituzionali, reciprocamente interconnessi, che, capaci di reagire evolvono il proprio ruolo collaborando come un tutto coordinato” – ha sottolineato Alessandro Goppion, Ceo di Goppion Spa.

RIFERIMENTI

Giornata di studi: “Arte della Vetrina. L’innovazione tecnologica per la conservazione e la comunicazione museale”
Roma, Lunedì 26 giugno 2017 – h 11.00
Associazione Civita – Sala Gianfranco Imperatori
Piazza Venezia, 11 (5° piano)

invito 26 giugno CIVITA